CELEBRI VIGNOLESI

Indice dei nomi



AUGUSTA REDORICI ROFFI

(1922-2010)




PROFILO BIOGRAFICO



AUGUSTA REDORICI ROFFI, maestra elementare, studiosa e divulgatrice di storia locale e scienze naturali, nacque a Vignola il 9 agosto 1922.
Venuta alla luce nella comunità di Campiglio e Tavernelle, della quale era originaria la famiglia, questa signora svolse la professione di maestra elementare in diverse località del Modenese: dapprima a Castellino delle Formiche (frazione del Comune di Guiglia), poi a Villabianca (frazione del Comune di Marano sul Panaro), in seguito a Casona (altra frazione di Marano), quindi a Campiglio (frazione del Comune di Vignola) e infine a Vignola. Durante la sua lunga esperienza d’insegnamento, la Redorici Roffi affinò un metodo per la formazione dei giovani il quale considerava il territorio come “aula didattica”: alle più ordinarie lezioni in classe, dunque, venivano periodicamente affiancate “uscite” che ella riteneva un insostituibile strumento educativo di conoscenza.
La signora fu sempre molto legata al suo luogo natale e ai territori circonvicini. All’uno e agli altri, nel corso dei decenni, dedicò importanti pubblicazioni, il che contribuì a renderla un imprescindibile punto di riferimento per tutti coloro che conducevano (e conducono) ricerche inerenti alle aree pedemontana e collinare situate tra il Modenese e il Bolognese.
Nel 1978 la Redorici Roffi fu tra i primi sostenitori di un progetto che prevedeva l’istituzione, nel paese natale, di un Museo Civico sulle fondamenta del Gruppo Vignolese Ricerche (composto di volontari che indagavano le tracce del passato soprattutto a Vignola e nei dintorni) e a partire da rinvenimenti di vario genere accumulatisi nel tempo (le prime attività di raccolta e classificazione rimontavano addirittura a un secolo prima, allorché il celebre archeologo, numismatico e amministratore pubblico Arsenio Crespellani [1828-1910] aveva collezionato campioni di terreno e di fossili reperiti in zona per poi donarli al Comune di Vignola nel 1877). Tra molte difficoltà, la maestra Augusta e gli altri membri del Gruppo Vignolese Ricerche s’impegnarono per creare un Museo didattico (da intendersi anche come un laboratorio vivo e educativo) che non si limitasse solo a restituire il nostro passato, ma che in ogni sua azione interagisse con il territorio e la comunità per favorire sia la conoscenza degli aspetti costitutivi dell’ambiente sia la presa di coscienza delle sue trasformazioni a seguito delle relazioni tra gli uomini e la natura; il fiume Panaro, il Vignolese e le aree circostanti vennero subito considerati – e lo sono tuttora – il principale oggetto di studio e di approfondimento del Museo Civico, poiché rappresentano un ecosistema di estremo interesse tanto per i suoi aspetti geomorfologici, paleontologici, botanici e zoologici quanto per la sua rilevanza nell’evoluzione del territorio e dell’ambiente. Pensare quest’istituzione culturale come un itinerario didattico, cioè considerarla come uno strumento formativo e non solo informativo, anticipò senza dubbio le strategie museali oggi consolidate. Quando il Museo Civico venne fondato (in quello stesso 1978, anche se il riconoscimento ufficiale ebbe luogo un anno più tardi), esso presentava – così come presenta tuttora – due percorsi principali, uno paleontologico e l’altro geomineralogico, per favorire la fruibilità dei materiali da parte dei visitatori: una siffatta articolazione si doveva a un’idea della nostra studiosa. Costei fu poi sempre in prima linea nel promuovere le molteplici attività del Museo Civico – spazianti dalle escursioni e gite per adulti e bambini alle visite guidate, dalle lezioni ai corsi di aggiornamento, dalle mostre alle collaborazioni a scavi ufficiali – e anche nel dar vita ad Al Palèsi (denominazione pensata e suggerita da Attilio Neri [1921-2009], amico di lunga data della Redorici Roffi), un’associazione di volontari deputata a sovrintendere alla sua gestione (1995). Particolare cura e dedizione ella dimostrò nell’organizzare, e nel tenere in prima persona, innumerevoli visite guidate in diversi luoghi significativi delle aree pedemontana e collinare modenesi a beneficio degli alunni delle Scuole Elementari di Vignola.
Su proposta del Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni (n. 1958), con decreto del presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano (1925-2023) del 18 settembre 2006, alla Redorici Roffi venne assegnata la più alta onorificenza che un maestro possa ricevere nel nostro Paese, il «Diploma di benemerenza di prima classe per otto lustri di lodevole servizio nelle scuole elementari» [la dicitura ufficiale per esteso recita così: «Diploma di benemerenza di 1a classe (arte/scienza/cultura), con la facoltà di fregiarsi della Medaglia d’Oro per i 40 anni di servizio prestati nelle pubbliche scuole primarie»]. La consegna materiale dell’attestato, recante la firma congiunta di Napolitano e di Fioroni, ebbe luogo durante una cerimonia che si tenne presso l’auditorium “Agostino Paradisi” di Vignola il 6 novembre dello stesso anno: la decorata lo ricevette, per conto del Presidente della Repubblica, dalle mani di Mariangela Bastico (n. 1951), all’epoca viceministra della Pubblica Istruzione.
La nostra studiosa vantò stretti rapporti di amicizia con due autorevoli personaggi della Chiesa e della cultura emiliane, don Casimiro Bettelli (1924-1998) e don – monsignore, nella tarda maturità – Antonino Leonelli (1924-2015). Quest’ultimo era cugino della Redorici Roffi e, a dispetto dei natali e della residenza a Modena, ebbe sempre un forte legame con la comunità di Campiglio e Tavernelle, presso la quale – soprattutto da bambino e da ragazzo – trascorse più volte parte del periodo estivo.
La signora morì a Vignola il 25 aprile 2010. Fu inumata nel cimitero di Campiglio.
Il 5 novembre 2011 le venne intitolato il Museo Civico che aveva contribuito a fondare, allestire, conservare, accrescere e valorizzare.
Nell’anno della ricorrenza secolare della nascita, la sera del 15 dicembre 2022, nella sede del Museo Civico di Vignola (Via Jacopo Cantelli, 4), si è tenuta una proiezione di diapositive scattate nella primavera del 1986 durante una passeggiata con la Redorici Roffi dal centro di Vignola a Campiglio. Maria Pia Corsini e Angela Giansante, a lungo sue strette collaboratrici in seno alla suddetta istituzione culturale, hanno commentato le immagini e le annotazioni alle stesse di pugno della nostra studiosa.
Le due figlie dell’illustre defunta, Rita e Roberta, sue eredi, hanno donato al Museo Civico di Vignola numerosi materiali (soprattutto pubblicazioni, documenti e appunti) della Redorici Roffi, consegnandoli di persona il 16 maggio 2023. Essi ora risultano custoditi presso quell’istituzione culturale, che tra qualche mese – dopo averli inventariati e digitalizzati – li metterà a disposizione di chi ne farà richiesta.



IMMAGINI

Una giovane Redorici Roffi fotografata a Tavernelle. Fonte: Augusta Redorici Roffi - Maria Grazia Grilli,
Il molino di Campiglio e il molino di Tavernelle, in Giampaolo Grandi (a cura di), Con la Forza dell’Acqua. Storie
d’acque, di opifici, di lavoro e di uomini sul Canale di Marano, di S. Pietro, del Diamante, sul Canalino Castellano, sul Torbido
,
progetto editoriale del Gruppo di Documentazione Vignolese “Mezaluna - Mario Menabue”,
Savignano s.P. [MO], Tipolitografia FG, 2010, pp. 107-122: 115.



Fotografia che ritrae la signora nella prima maturità. Fonte: Raccolta eredi famiglia Redorici Roffi.



La Redorici Roffi nella tarda maturità. Fonte: volantino cartaceo dell’iniziativa allestita
il 15 dicembre 2022 nel Museo Civico a lei intitolato (vedi più sotto la locandina completa in formato digitale).



La Redorici Roffi in un primo piano tratto dal volantino che informava degli eventi pubblici organizzati in suo ricordo,
a un anno e mezzo dalla scomparsa, e culminanti nell’intitolazione a lei del Museo Civico di Vignola (5 novembre 2011).



Fotografia che immortala la consegna alla Redorici Roffi del «Diploma di benemerenza di prima classe per otto lustri di lodevole servizio nelle scuole elementari» dalle mani di Mariangela Bastico, viceministra della Pubblica Istruzione, durante la cerimonia pubblica allestita il 6 novembre 2006 presso l’auditorium “Agostino Paradisi” di Vignola. Nell’immagine, inoltre (a partire dalla nostra sinistra): Omer Bonezzi, direttore didattico di Vignola; Roberto Adani, sindaco di Vignola; Giacomo Grossi, in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Provinciale; Maurizia Rabitti, assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Vignola. Fonte: Beatrice Bertolla, Intervista ad Augusta Redorici Roffi maestra benemerita, in Giampaolo Grandi (a cura di), 38a festa dei ciliegi in fiore. Vignola dal 31 marzo al 15 aprile 2007. Annuario – 38a edizione – 2007, pubblicato dal Gruppo Redazionale del Centro Studi di Vignola, Savignano s.P. (MO), Tipolitografia F.G., 2007, pp. 227-230: 228 (oltre alla professoressa Bertolla, storica collaboratrice della premiata soprattutto nell’ambito delle attività del Museo Civico, ha partecipato a questa conversazione la maestra Franca Iseppi Poppi, che il giorno del conferimento pubblico della benemerenza alla Redorici Roffi ha portato una testimonianza in qualità di sua antica scolara).



La prima di copertina di uno dei libri scritti dalla Redorici Roffi:
Tavernelle. Testimonianze e ricordi (s.l., s.n. [Modena, Lito-Tipografia Paltrinieri], s.d. [ma: 1992]).



La prima di copertina di uno dei libri scritti dalla Redorici Roffi:
Le Chiese di Campiglio. Memoria, Vignola [MO], Libreria “dei Contrari”, 2000.



La prima di copertina di uno dei libri scritti dalla Redorici Roffi (per la precisione, si tratta dell’ultimo, pubblicato postumo):
Augusta Redorici Roffi, C’era una volta l’Impresa, a cura di Maria Grazia Grilli,
Vignola, s.n. [Savignano sul Panaro, Tipolitografia FG], 2011.



La tomba della Redorici Roffi e del marito.



In una fotografia del 2022, due storiche “colonne” del Museo Civico di Vignola, a lungo strette collaboratrici
della Redorici Roffi: a sinistra, Angela Giansante (1945-2023); a destra, Maria Pia Corsini.



La locandina dell’evento pubblico del 15 dicembre 2022 per ricordare la Redorici Roffi
presso il Museo Civico di Vignola a lei intitolato.



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